IL BIKER CHE NON SI È ARRESO
Per Alessio tutto è iniziato nell’agosto del 2018: quella mattina si è svegliato con un formicolio in tutto il corpo, per il quale era stato poi ricoverato per una settimana e da cui erano partiti tutti gli accertamenti. Il giorno dopo sarebbe dovuto partire per un viaggio in moto di 20 giorni fino a Capo Nord, sognato sin da bambino. I mesi successivi sono trascorsi tra esami e continue ricadute, mesi in cui Alessio ha iniziato a informarsi sui sintomi e a documentarsi. All’inizio alcuni medici avevano parlato solo di un fenomeno passeggero, di Sindrome Clinicamente Isolata, Ma le successive ricadute, i nuovi ricoveri e i cicli di cortisone, hanno portato nel febbraio 2019 a ufficializzare diagnosi di sclerosi multipla.
Ha sempre amato viaggiare, ha girato mezzo mondo lavorando sulle navi da crociera come primo ufficiale di macchina. Non poteva credere di dover rinunciare a questo sogno: pensare di abbandonarlo è stato come “andare a sbattere contro un muro”.
Stare seduto sul divano a commiserarsi non era proprio per lui. Piuttosto in sella! È stato così che ha iniziato a pianificare, d’accordo con il suo medico, il suo nuovo viaggio e dare sfogo alla sua grande passione per la moto: 100 giorni in sella in un viaggio in solitaria attraverso l’Europa e fino a Capo Nord.
Quell’esperienza lo ha cambiato; gli ha insegnato che viaggiare non solo è possibile, anche con la SM, ma ti carica di sensazioni così positive da essere terapeutiche. Ha deciso così di impegnarsi per aiutare gli altri a “rimettersi in moto” per proseguire il proprio viaggio nella vita, lasciandosi alle spalle la paura di non farcela.
l’analisi dell'esperto
L’ADERENZA TERAPEUTICA UN’ARMA PER VINCERE LA PARTITA CONTRO LA SM
I NOSTRI PROTAGONISTI E LE LORO STORIE AUDACI
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CON I CONSIGLI DEI NOSTRI ESPERTI
Si ringraziano le persone con SM di AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla per aver collaborato alla realizzazione del progetto